La scelta della tipologia di vetro da adottare, il numero di vetri presenti, la distanza tra gli stessi e le sostanze impiegate per “riempire” le camere d’aria sono parametri importantissimi, che concorrono in maniera significativa a raggiungere le prestazioni desiderate per dei nuovi infissi, detto ciò si tratta di fattori che non influiscono molto sulla percezione visiva che si avrà della finestra. Per tale motivo in genere, proprio per quanto riguarda la scelta dei vetri, ci si affida alla competenza ed all’esperienza del rivenditore di infissi, che in mancanza di dati di progetto forniti da un eventuale architetto a cui attenersi, vi saprà comunque indirizzare per il meglio, anche in rapporto all’ambiente in cui andranno installate le finestre e allo loro esposizione.
Ma cosa si intende quando si parla di vetrocamera, di infissi doppi o tripli?
Di fatto ci si riferisce a più vetri accoppiati assieme, dove tra uno e l’altro viene lasciata una camera d’aria che ne aumenta il potere isolante e che contiene sali disidratati (sostanze essicanti per lo più a base di zeolite), che servono sia ad evitare la formazione di condensa che a bloccare il ponte termico che altrimenti si instaurerebbe. Le lastre di vetro vengono tenute separate mediante appositi distanziatori, che possono essere realizzati in alluminio, materiali metallici o polimeri rinforzati e che garantiscono un’adeguata resistenza meccanica all’insieme; vi è poi un sigillante “primario” di adesione tra i vari pannelli vetrati, che garantisce la tenuta dell’intercapedine e un sigillante “secondario”, che assicura una connessione tra tutti i vari componenti, costituendo una seconda sigillatura.
Anche tra i serramenti realizzati accoppiando più lastre di vetro però ve ne sono di più performanti rispetto ad altri, tutto dipende dal numero e dallo spessore di ciascuna lastra, da quello delle singole intercapedini e dal fatto che al posto dell’aria nelle camere vi siano dei gas nobili (generalmente Argon e Kripton), la cui presenza concorre ad aumentare il potere isolante dell’intero componente edilizio.
Oggi poi per aumentare le performance degli infissi è possibile anche ricorrere a vetri particolari, come quelli basso emissivi, per i quali su almeno una faccia di una lastra vetrata vengono depositati strati di ossidi metallici in grado di ridurre significativamente le dispersioni di calore verso l’esterno; piuttosto che quelli selettivi che permettono il passaggio di una sola componente della radiazione luminosa, quella nel campo del visibile, che consente un’illuminazione ottimale, bloccando invece le radiazioni a più alta lunghezza d’onda, nel campo dell’infrarosso, che sono responsabili solo dell’incremento della temperatura.
I trattamenti che è possibile realizzare oggi sui vetri sono innumerevoli e permettono di venir in contro a varie e diverse necessità: tra i tanti troverete vetri di sicurezza ed infrangibili, autopulenti, riflettenti, a controllo solare, ecc…